sabato 3 novembre 2012

Florens 2012. Qualche riflessione



di Serena Di Giovanni

Stamattina in Palazzo Vecchio è stata inaugurata Florens 2012, la Biennale internazionale dei beni culturali e ambientali. Tanti gli incontri e gli argomenti sui quali meditare, come il rapporto tra il pubblico e il privato, la valorizzazione e l'economia della cultura. Sì, perché Florens 2012 fa soprattutto riflettere. Su Twitter ho avuto, a questo riguardo, un'interessante e proficua conversazione con una responsabile di 24 ORE Cultura - Gruppo 24 Ore, a proposito dei privilegi fiscali concessi alle autorità politiche (e non solo) in materia di beni culturali, come gli ingressi omaggio ai musei, alle fondazioni, alle esposizioni d'arte, cinema e teatri. Ci troviamo d'accordo sull'idea che in un paese civile come dovrebbe essere quello italiano è impensabile che un politico di turno possa beneficiare indisturbato di tali agevolazioni, a discapito dei fondi pubblici destinati alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio. Su un punto però ci troviamo in disaccordo. Mi chiedo, estendendo a voi questo mio quesito, se sia davvero giusto che una mostra, per quanto valida, abbia un costo "fisso" per tutti, ivi compresi i disoccupati, che evidentemente non possono permettersi ingenti dispendi economici mensili e annuali. Non bisognerebbe invece tener conto, nelle riduzioni e negli aumenti, del reddito pro capite? in caso contrario, sarebbe giusto "tagliare fuori dalla cultura" una larga fetta del nostro paese, in chiara difficoltà economica, come prospettato dalla collega del 24 ore Cultura, che, alla mia domanda specifica, ha risposto: "non voglio essere cinica ma chi non arriva alla fine del mese ha altro in testa che visitare una mostra"? 

A voi l'ardua sentenza.

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