martedì 25 settembre 2012

Salvatore Settis sulla prevenzione dei beni culturali e ambientali





Ancora una volta Salvatore Settis ci illumina sull'inefficienza della politica in materia di conservazione dei beni culturali e ambientali. Lo fa attraverso un convincente articolo (http://eddyburg.it/article/view/19480/) che parla delle disattese promesse pronunciate da ministri e assessori in favore del nostro patrimonio paesaggistico. Settis ribadisce come in Italia non si sappia costruire una “cultura della prevenzione” e come la gran parte delle energie spese da questo governo sia stata convogliata in mobilitazioni, raccolte fondi con sms, senza realizzare un vero e proprio progetto di “prevenzione”. Prevenzione, ovvero l’insieme di interventi tesi all'eliminazione o, nel caso la stessa non sia concretamente attuabile, alla riduzione dei rischi che possono generare dei danni; una Vexata quaestio, oggetto da sempre di grandi dibattiti, l’ultimo dei quali condotto qualche settimana fa a Roma nell’ambito della Giornata informativa "L’attività del Mibac dopo il sisma di maggio 2012”, promossa ovviamente dal Mibac. Eppure nonostante le accese discussioni e i buoni propositi di questo governo si fatica ancora a comporre, per dirla con Giovanni Urbani - storico direttore dell’allora Istituto Centrale del Restauro (oggi Iscr) - una convincente “politica di difesa del suolo e di consolidamento preventivo dell’edilizia storica”. Restiamo in attesa di interventi organici capillari e auspichiamo che, nel frattempo, altre possibili calamità naturali non ci colgano troppo impreparati.  

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