domenica 28 ottobre 2012

L'icona di Santa Maria Nova a Roma


L’icona di Santa Maria Nova (1), ubicata nell’omonima basilica del Foro Romano (oggi Santa Francesca Romana) ma trasferita di recente nei locali dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR) per essere sottoposta a restauro conservativo, è forse la più antica immagine mariana preiconoclasta presente a Roma. L’icona, che raffigura un’Odigitria dexiokratousa nel gesto di indicare il Bambino con la mano sinistra, è realizzata a encausto, una tecnica utilizzata nei ritratti del Fayum dell’Egitto romanizzato che prevede l’uso della cera calda su tavola di legno preparata con tela e gesso. Essa proviene dall’attigua basilica di Santa Maria Antiqua, fondata nel VI secolo in un gruppo di edifici domizianei nel Foro Romano, e abbandonata nell'847 in seguito a un terremoto.


1. Roma, Santa Marina Nova. Icona della Vergine Odigitria. 

Il Liber Pontificalis, a questo proposito, attesta a Santa Maria Antiqua la presenza di una preziosa imago del tempo di Sergio I (650-701), la quale, stando alla fonte, sarebbe stata realizzata in occasione della trasformazione del vestibolo pagano in santuario cristiano dedicato alla Vergine.

L' Odigitria è stata più volte ridipinta nel corso dei secoli. Fino agli anni Cinquanta del 1900 si presentava ancora come un’icona tardo cinquecentesca. Durante le moderne indagini tecniche e di restauro, vi è stato riscontrato inoltre uno strato pittorico duecentesco, sovrapposto a una pittura più antica limitata ai volti di Maria e del Bambino.

Danneggiata da un incendio, la sua datazione oscilla tra il V e il VII secolo. È probabile che essa risalga alla seconda metà del VI, e che fu realizzata in concomitanza con la trasformazione dell’edificio pagano che ospitava il corpo di guardia ai piedi del palazzo del Palatino in chiesa cristiana, avvenuta sotto Giustino II (565-578). L'icona mostra infatti delle affinità stilistiche con l’Angelo Bello della parete palinsesto di Santa Maria Antiqua (2-3), eccezionalmente aperta al pubblico fino al 4 novembre 2012.


2. Roma, Santa Maria Antiqua. Parete palinsesto.

3. Roma, Santa Maria Antiqua. Dettaglio parete palinsensto con il volto dell'Angelo bello. 

Fonti principali:

M. Andaloro, L'icona cristiana e gli artisti, in Aurea Roma: dalla città pagana alla città cristiana. Catalogo della mostra a cura di  S. Ensoli e E. La Rocca, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 2000-2001, pp. 416-424. 
M. Andaloro, Theotokos di Santa Maria Nova, in Aurea Roma cit., pp. 660-661. 
M. Andaloro, Dal ritratto all'icona, in M. Andaloro-S.Romano, Arte e iconografia a Roma dal Tardoantico alla fine del Medioevo, Milano 2002, pp. 23-54. 



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